Efficientamento energetico

Efficientamento Energetico Il Superbonus 110% ponte tra Edificio Convenzionale ed Edifico NZEB

Diritto24 ha pubblicato l’articolo a cura del nostro partner avv. Raffaele Rubino e dell’ingegnere Marcello Luongo in materia di Efficientamento Energetico e Decreto Rilancio, il quale riporta un interessante parallelo tra la crisi energetica mondiale determinata dal conflitto mediorentale tra fine anni ’60 e primi anni ’70, e la crisi attuale originata dalla pandemia da Covid-19.

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Circa cinquant’anni fa, nell’Ottobre del 1973, Egitto e Siria attaccano Israele per la riconquista di territori perduti con la nota guerra dei sei giorni del 1967. Il Conflitto è breve, grazie all’intervento dell’ONU. Tuttavia, i Paesi Arabi associati all’OPEC mettono in atto un embargo delle esportazioni del greggio verso Stati Uniti, Olanda, Portogallo, Sud Africa e Zimbabwe, colpevoli di avere appoggiato Israele; nel contempo aumentano il prezzo del petrolio e ne diminuiscono la fornitura verso tutti i paesi europei che avevano assunto posizioni antiarabe, ad eccezione della Francia.

Il conflitto mediorientale ebbe un pesante impatto sull’economia mondiale. Tutti i paesi industrializzati, impreparati, attuarono politiche di Austerity e piani di risparmio energetico cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica, cominciando a studiare, dibattere e conferire sulle possibili fonti di energia alternative al Petrolio. Alcuni ricorderanno che gli anni dell’Austerity furono anni in cui il Governo Italiano impose la riduzione fino al 40% della pubblica illuminazione, l’anticipazione dell’orario di chiusura per cinema, teatri, Bar, ristoranti e negozi; la sospensione alle 23:00 dei programmi televisivi, il divieto di circolazione in automobile nei giorni festivi.

Forse la nostra attuale crisi da Covid-19 può risvegliare in alcuni qualche reminiscenza del vissuto di quegli anni. Erano gli anni dell’Austerity. Brevemente, in Italia fu emanata la prima Legge 373/77 recante Norme per il Contenimento del Consumo Energetico per usi termici negli edifici, poi il D.P.R. 1052/1977 che introdusse la Relazione Tecnica, successivamente la ben nota Legge 10/1991 recante Norme per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’Energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia che insieme alla Legge 9/91 rese operativo il P.E.N. (Piano Energetico Nazionale), approvato alla fine degli anni 80 e recante tra gli obiettivi: risparmio energetico; diversificazione, per provenienza e tipo, delle fonti energetiche; etc.

Se pensiamo che attualmente circa il 90% del nostro parco edilizio nazionale è costituito da edifici realizzati prima dell’entrata in vigore della sopracitata Legge 10/91 comprendiamo immediatamente come il tema degli interventi volti al risparmio energetico sia prioritario per i nostri edifici. Assume soprattutto una valenza ambientale, legata alla riduzione delle emissioni dei prodotti di combustione del petrolio, carbone, metano che liberati nell’atmosfera sono la principale causa dell’effetto serra e del conseguente cambiamento climatico. Nel settore immobiliare il funzionamento degli Edifici comprende per il 70% gli impianti di condizionamento termico e quindi si immagini che l’utilizzo di combustibile per il riscaldamento è la causa principale dell’inquinamento outdoor.

Oggi non parliamo più di Risparmio Energetico (come nella post crisi energetica del ’73), ma di Efficientamento Energetico: il primo comporterebbe una rinuncia (riduzione delle ore di accensione degli impianti di climatizzazione, riduzione dell’illuminazione artificiale, riduzione dell’uso degli elettrodomestici); l’efficienza, invece, non impone rinunce ma utilizza al meglio le potenzialità energetiche di un edificio per contenere i consumi. L’attuale legge 77/2020 di conversione del D. Lgs n.34 del 19 Maggio 2020 “detto Decreto Rilancio” si pone come obiettivo l’efficientamento energetico degli edifici incentivando il cambiamento con lo strumento del superbonus 110%.

Questo consente agli abitanti di fabbricati e condomini di realizzare lavori di efficientamento avvalendosi di professionisti, fornitori e imprese con uno sconto in fattura pari al 100% della prestazione: cioè praticamente non pagheranno nulla. Un edificio a basso consumo energetico ha un fabbisogno termico compreso tra 30 e 70 kWh/(m2 anno). Un edificio convenzionale ha un fabbisogno termico pari al doppio. Ciò che può essere significativo per molti consumatori è che la riqualificazione energetica degli edifici determinerà un risparmio sulle bollette di luce e gas tanto maggiore quanto maggiore sarà l’efficienza energetica raggiunta nella trasformazione di un edificio convenzionale in un edificio a basso consumo (Un edificio a consumo energetico quasi zero tenderebbe all’autoconsumo con costi in bolletta praticamente nulli).

L’obiettivo della Legge 77/2020 che concede il Superbonus 110% è appunto la trasformazione del nostro parco di edifici convenzionali in edifici ad alta efficienza energetica mediante interventi:
a)che incrementano le prestazioni dell’involucro edilizio (isolamento a cappotto termico),
b)sugli impianti (sostituendo impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento la produzione di acqua calda sanitaria, con l’installazione di caldaie a condensazione di classe A, pompe di calore, generatori ibridi etc.)
c)l’impiego di energia da fonte rinnovabile solare (pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici che saranno interventi trainati da quelli principali di isolamento a cappotto e efficientamento degli impianti).

Con l’ulteriore intervento trainato previsto con il superbonus110% consistente nella possibilità di installare colonnine per la ricarica elettrica e con gli ulteriori bonus statali e regionali post covid-19, è incentivato l’acquisto delle auto elettriche che sostituiranno sempre più in futuro le auto a combustibile derivato da petrolio. Dopo 50 anni dall’Austerity post crisi energetica del 1973 quello in atto è un cambiamento epocale.

Tuttavia, si deve concludere con una nota: una parte di quel 90 % di edifici appartenente al parco edilizio da efficientare avrebbe bisogno di interventi preliminari di recupero edilizio. Quindi, attualmente, l’accesso al Superbonus110% non è diretto perché per alcuni casi occorrerebbero opere di ristrutturazione preliminari (anch’esse peraltro incentivate al 50% dal bonus ristrutturazioni). Molti altri edifici invece, potranno realizzare l’efficientamento energetico accedendo subito al Superbonus110%.

Vanno sempre interpellati i Tecnici Professionisti che esamineranno caso per caso le possibilità di accesso al bonus più conveniente, senza escludere la eventualità di un abbinamento dei bonus. Una cosa è certa: la tendenza è l’efficientamento energetico e il futuro è l’Edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building) un edificio in cui il consumo energetico è quasi zero. Una diffusione di tali edifici comporterà benefici individuali e collettivi notevoli, dalla generale diminuzione dei consumi per l’energia alla limitazione delle emissioni di gas serra, fino ad una minore spesa (anche in bolletta) per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici. Per gli edifici di nuova costruzione è ovviamente più semplice raggiungere questi risultati, poiché una nuova costruzione consente di prevedere fin dall’inizio tutti gli accorgimenti utili a raggiungere l’obiettivo “quasi zero”. La vera sfida che si prospetta, però, è quella di evitare il più possibile la costruzione di nuovi edifici e l’ulteriore consumo di suolo a vantaggio della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio già esistente, facendo in modo da rendere anche gli edifici già costruiti “a energia quasi zero”.

E questa sfida è stata colta dallo Stato attraverso la legge 77/2020 di conversione del D. Lgs n.34 del 19 Maggio 2020 “detto Decreto Rilancio”.

 

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